38 TFF || For Sama, di Waad Al-Kateab, Edward Watts (Masterclass)

La vita di Waad Al-Kateab, giornalista, attivista e regista siriana, che documenta dal 2011 al 2016 la rivolta di Aleppo contro il regime di Assad. Mentre il conflitto siriano s’inasprisce, Waad si sposa con Hamza Al-Ketab – uno degli ultimi medici che hanno scelto di restare nella zona ribelle della città siriana – e dà alla luce la piccola Sama, per la quale realizza una video-lettera in cui racconta i motivi della scelta di restare ad Aleppo al costo di mettere in pericolo le loro vit. Uno dei documentari più celebrati degli ultimi anni, vincitore di numerosi premi e candidato agli Oscar.

Nazione: UK, Siria, USA, Anno: 2019, Durata: 100'.


«Mamma, perché mi hai messa al mondo? Da quando sono nata, non c’è altro che guerra»

Un breve montage fotografico in cui Waad Al-Khaetab si presenta al pubblico rievocando la sua giovinezza, ora sepolta in un tempo distante e imprendibile. Poi, la prima immagine cinematografica del film: un primo piano di Sama, sua figlia. Con lei, per lei, il film nasce. Tra le fotografie di una giovane Waad che si accinge ad andare all’università e le smorfie di Sama, il mondo è radicalmente mutato. Il conflitto siriano si è inasprito, trasformando Aleppo in una distopia incarnata, invivibile, in cui i bombardamenti sono all’ordine del giorno. Così ordinari che rischiano di diventare abitudinari. Di fare dell’esistenza umana uno stato prolungato di terrore. Se alla giovane Waad è consentito eternarsi nella fotografia, la vita di Sama è una costante scossa tellurica. Pura, instabile, cinèsi. Solo il cinema può rappresentarne i primi anni di vita.

«Continuo a riprendere. Mi dà un motivo per stare qui».

Filmare, fare della propria esperienza cinema, è per Waad una necessità. Per comprendere ciò che vive, riconfigurandolo. Per farlo capire, un giorno, a Sama, smarrita in una guerra di cui non può che avere un’immagine confusa. Ma anche per parlare al mondo, bypassando l’involucro censoreo di un regime dittatoriale. Una necessità vitale, non semplice testardaggine o, peggio, ossessione feticistica. Waad va, e con lei il suo film, avanti e indietro nel tempo. Indietro, per ri-costruire la sua biografia e, immaginificamente, la sua città ora in rovina. Avanti, protesa verso un futuro incerto, per raccontar(si) a Sama. Per liberarsi, catarticamente, dall’incommensurabile senso di colpa di averla messa al mondo.

Lo sguardo di Waad non si pone limiti, «cercando di catturare tutto». Dalle recrudescenze più atroci, ai fugaci momenti di serenità. Aleppo è un monumentale labirinto di macerie, in cui nonostante tutto nuove vite fioriscono. In cui a un dolce canto materno seguono i frastornanti rumori dei bombardamenti, senza soluzione di continuità. È in questo mondo che Sama viene alla luce, sempre affamata del latte materno. È per lei che Waad sceglie di resistere, di non chiudere gli occhi.

Laddove il film si apriva con Sama, si chiude, specularmente, con la nascita di Taima, sua sorella. Concepita in tempo di guerra, nonostante la guerra. Una spirale apparentemente infinita di distruzione indiscriminata si ritrova così sigillata, parenteticamente, dal dischiudersi al mondo di nuove vite.

Niccolò Buttigliero

Vita low budget in campionato juniores. Vedere, scrivere, fare cinema - ut scandala eveniant.

Laureato al DAMS di Torino in Storia e teoria dell'attore teatrale con una tesi sul «progetto-ricerca Achilleide» di Carmelo Bene. Vive in un cinema e lavora in un teatro.

Indietro
Indietro

38 TFF - Mickey on the Road, di Mian Mian Lu (Torino 38)

Avanti
Avanti

38 TFF - Toorbos (Dream Forest), di Rene Van Rooyen (Fuori concorso)